Il Libro della comunità dei Lucchesi a Bruges (1377–1404): i conflitti celati

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dc.citation.spage63
dc.contributor.authorGaloppini, Laura
dc.contributor.editorHouliston,Victor
dc.date.accessioned2019-09-03T12:13:05Z
dc.date.available2019-09-03T12:13:05Z
dc.date.created2012
dc.date.issued2012
dc.description.abstractBruges fu uno tra i maggiori centri economici internazionali del tardo Medioevo, favorita anche dalla felice posizione geografica – presso i confini del regno di Francia difronte a quello di Germania, e all’Inghilterra – e dalle naturali vie d’acqua, i canali della Reie che allora la collegavano con lo Zwin fino al Mare del Nord attraverso gli scali portuali di Damme e di Sluis. Frequentata dagli uomini d’affari delle varie nazionalità europee, Bruges conobbe le significative presenze mercantili dell’Italia centro-settentrionale, dei Lombardi, dei Veneziani, dei Genovesi e dei Toscani. Dal Duecento fino a tutto il Quattrocento, in particolare, gli uomini d’affari di Siena, Pistoia, Pisa, Lucca e Firenze, furono attivi sulla piazza mercantile di Bruges con peculiariarità specifiche legate alla nazionalità e alle alternanti vicende politico-economiche cittadine. Le comunità mercantili toscane all’estero, com’è noto, erano organizzate in nazioni (nationes) ovvero in precise strutture sociali coese da finalità di tipo economico-politico, ordinate e controllate dalla madrepatria, attraverso le quali gli operatori si assicuravano il riconoscimento ufficiale nel paese straniero per ottenere privilegi commerciali dalle autorità del luogo. Appartenere alla propria natio era, infatti, la condizione indispensabile per esercitare l’arte della mercatura lontano dalla madrepatria. La vita mercantile, come quella civile e religiosa di ogni singola nazione toscana all’estero era regolamentata dalle norme di uno statuto appositamente redatto e ufficialmente approvato dal Comune: attualmente si sono conservati gli statuti dei Fiorentini in Anversa (in realtà di Bruges, 1427), dei Lucchesi in Bruges (approvato nel 1498, con riferimento al primo statuto del 1369) e in Anversa (1560, non riconosciuto per problematiche religiose).
dc.description.librariannlewinen_ZA
dc.description.urihttps://sasmars.wordpress.com/sasmars-journal/
dc.identifier.issn1017-3455
dc.identifier.urihttps://www.sasmars.wordpress.com
dc.identifier.urihttps://hdl.handle.net/20.500.12430/549067
dc.journal.titleSouthern African Journal of Medieval and Renaissance Studies
dc.journal.volume22/23
dc.language.isoItalian
dc.publisherThe Southern African Society for Medieval and Renaissance Studies (SASMARS)
dc.subjectMiddle Ages -- Periodicals.en_ZA
dc.subjectRenaissance -- Periodicals.
dc.subjectMiddle Ages.
dc.subjectRenaissance.
dc.titleIl Libro della comunità dei Lucchesi a Bruges (1377–1404): i conflitti celati
dc.typeJournal Article
local.PlaceUniversity of the Witwatersrand, Braamfontein , Johannesburg
local.dctitlejournal.AbbreviationSAJMRS
local.roman.epage90
local.roman.spage63
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Il Libro della comunità dei Lucchesi a Bruges (1377–1404) i conflitti celati LAURA GALOPPINI.pdf
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